Amo i matrimoni tutto l’anno, ma quelli celebrati in inverno hanno un’atmosfera magica.

      Emanuela e Lorenzo hanno scelto di celebrare il loro matrimonio in dicembre, una settimana prima di Natale. Scegliendo come loro luogo ideale il Forte di Pastrengo, ristorante immerso nella tranquillità dell’entroterra del lago di Garda, realizzato in un antico Forte Austro-ungarico.

      Ma facciamo un salto indietro nel tempo.

      Emanuela e Lorenzo li conosco da molti anni. É stato un onore ed un’emozione, per me, essere la loro fotografa di matrimonio.

      Il “vero” matrimonio, quello con le firme e tutto, si è svolto il giorno prima nel comune di Sommacampagna, alla presenza del delegato del sindaco e dei testimoni. Ovviamente non ho potuto resistere ed ho fatto qualche scatto al volo, perché anche quello è un momento da ricordare.

       

       

      Ma veniamo al giorno del matrimonio!

      Emanuela ha scelto di prepararsi in un gioiellino della provincia di Verona: il Winery Relais Dimora del Bugiardo, un incantevole agriturismo immerso nelle vigne della Valpolicella, con camere con pietre e mattoni a vista e calde travi in legno al soffitto.

        

      Il tema della giornata non poteva che essere il Natale, infatti Emanuela e Lorenzo hanno lavorato creando una parte degli allestimenti, come il tableau de mariage e naturalmente le bomboniere, coadiuvati da Flover, per candele, fiori freschi e legni.

      Sicuramente uno dei momenti più emozionanti è stato quello delle promesse: parole uscite dal profondo del cuore degli sposi, che hanno emozionato tutti gli invitati.

          

      Per le foto di coppia volevamo andare sul lungolago di Lazise, ma un mio sopralluogo fatto la settimana prima, ci ha fatto riconsiderare l’idea, perchè il paese era letteralmente invaso dal mercatino di Natale.

      Ho proposto loro un piccolissimo porticciolo lì vicino

      a Pacengo del Garda, luogo d’elezione per le mie sessioni fotografiche di famiglia sul lago. Il posto era talmente vuoto che Geremia, l’autista della vecchia 500 rossa noleggiata per la giornata, è riuscito a portare l’auto sul molto, praticamente in riva al lago.

       

      La giornata è stata piacevolissima, piena di calore e intimità, come quella che si respira ad un pranzo natalizio con la famiglia. Non sono mancate lacrime di gioia alternate ai sorrisi e anch’io, nascosta dietro la macchina fotografica naturalmente ne sono stata contagiata (chi mi conosce sa che ai matrimoni mi commuovo sempre, in qualche momento della giornata!). Un matrimonio che definirei hygge per l’atmosfera, il piacere di condividere, il caldo rifugio del cuore.

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